Anahata

Anahata, il Chakra del Cuore

L’Ego, l’Io, è un complesso di credenze mentali con le quali riempiamo un vuoto e questo è un atto di negazione della Fede. La Fede è Fede nel vuoto, nella parte di noi non visibile, se ci metti un oggetto, una credenza diventa codice sociale e non più spiritualità. La Fede è forza, energia, non un concetto. Essa comincia alla fine di tutte le credenze; chiedi al tuo Maestro interiore di aiutarti a sciogliere i tuoi Samskara (impressioni latenti): “aiutami ad aiutare” questa è la formula per chiedere e poi lascia andare alla Fede. La risposta arriverà magari attraverso un sogno o un incontro ma occorre saper comprendere ciò che arriva con il cuore e non attraverso il codice mentale.
Per aiutarti in questo percorso, per imparare a creare lo stato di vuoto facendo fluire l’energia dentro e fuori dal corpo, ti spiego come praticare il Loto del Cuore, una tecnica stupenda per entrare a contatto con il Chakra del cuore.
Siedi in una postura meditativa con la schiena dritta, prendi coscienza del Chakra del cuore proprio al centro del torace.
Usa le mani come fossero magneti in grado di muovere l’energia attraverso di te. Parti tenendole in grembo, una sopra l’altra con i palmi rivolti in alto. Espira.
Inspirando fai salire il respiro dalla zona pelvica fino all’altezza del cuore. Contemporaneamente alza la mano sinistra dal basso verso l’alto. Il palmo della mano sinistra, mentre sale, sfiora il corpo.
Fermati al centro del petto e appoggialo. Trattieni il respiro. Concentrati sull’Anahata-chakra e visualizza nel petto una forte energia, come un sole luminoso. Ripeti il Mantra Yam più volte per tutta la durata della ritenzione del respiro. Yam è il Bija Mantra, il “Mantra seme” del quarto Chakra.
Espira e, contemporaneamente, distendi verso l’esterno il braccio sinistro. Il palmo della mano rivolto verso l’esterno restituisce all’Universo l’energia. Visualizza l’energia muoversi dal centro del petto lungo tutto il braccio ed uscire alla fine dalla mano. Il braccio si distende lentamente e con forza, come dovessi spingere lontano dal corpo qualcosa.
Trattieni il respiro a polmoni vuoti il tempo sufficiente a riportare la mano sinistra in grembo e a portare la mano destra sulla fronte. Respira con il suono nella gola, ma questa volta inverti il senso del riempimento: l’aria ti riempie a partire dall’alto; devi immaginarla entrare nella testa e andare verso il basso.
Muovi la mano destra in direzione del petto, in sintonia con il respiro, e porta l’energia dall’alto verso il basso, nel centro del petto. Il palmo della mano destra sfiora il corpo mentre scende. Trattieni il respiro a polmoni pieni. La mano destra appoggiata contro il petto.
Visualizza l’energia nell’Anahata Chakra, ripeti più volte il mantra Yam per tutta la durata della ritenzione. Espira con il suono dell’Ujjay e distendi il braccio destro verso l’esterno, spingendo lentamente. Di nuovo l’energia scorre attraverso il braccio, e dalla nostra mano viene resa al Cosmo. Trattieni a polmoni vuoti, riporta la mano destra in grembo. Sistema quella sinistra con il palmo contro la zona pelvica, sempre trattenendo, inspirando inizia un nuovo ciclo.
Durante la pratica, la ritenzione a polmoni pieni deve essere prolungata. La ritenzione a polmoni vuoti dura solo il tempo necessario per effettuare lo spostamento delle mani. Se puoi, pratica l’Ujjay Pranayama durante le fasi della respirazioni. Si tratta di un esercizio che ti consente di controllare meglio inalazione ed esalazione.
Per ogni chiarimento o spiegazione non esitare a contattarmi.
Om Namah Shivaya
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